Se è vero che la via più veloce per il cuore di un uomo passa per il suo stomaco, allora la via più rapida per far innamorare i clienti dei piatti del tuo locale passa sicuramente da come fare un menù per il tuo ristorante!
Se ti stai chiedendo come fare a creare un menu ristorante coi fiocchi, non temere, abbiamo qui la risposta per te.
Con l’aiuto del Menu Engineering, sono state teorizzate tecniche che possano guidare il cliente verso quel piatto che li farà diventare fedeli avventori del locale e farà guadagnare a te i costi e i tempi investiti nella creazione del tuo menu.
Il menu è, infatti, un contratto che va a giovare entrambe le parti: da un lato, riflette l’anima del locale e le scelte del ristoratore, mettendo in risalto le portate più redditizie e di qualità per il locale…
Deve inoltre rispettare le preferenze del cliente, prendendolo per la gola e anticipando le voglie di stagione, per stupirlo e conquistarlo.
Creare il menù: Cosa bisogna considerare?
La prima cosa da fare per fare un menu ristorante è l’analisi dei costi, per garantire un margine di guadagno sicuro a prescindere dalle scelte del cliente: è importante calcolare i prezzi dei piatti in maniera accurata, tenendo conto di tutte le variabili possibili, dalle più evidenti, come il food cost per ogni singolo ingrediente, alle più complesse, come i costi di mantenimento dei macchinari a lungo termine.
Se ti stai già mettendo le mani tra i capelli al solo pensiero, non preoccuparti, abbiamo una soluzione anche per questo: alla fine dell’articolo ti offriremo un’occasione irripetibile!
Come secondo passo c’è la classificazione dei piatti in base alla popolarità che hanno tra gli avventori e alla profittabilità:
- “Plow horse”: un piatto che gode di alta popolarità, ma basso margine di guadagno, che richiede una riduzione del food cost o una posizione meno vantaggiosa nella struttura del menu.
- “Dog”: una pietanza con alti costi di produzione e bassa popolarità, da eliminare dal menu o trasformare in nuovi piatti, alzando il prezzo e riducendo il food cost.
- “Star”: un piatto da mettere in evidenza nel tuo menu, da consigliare al cliente e far diventare specialità della casa, perché molto richiesto e in grado di generare ampi guadagni.
- “Puzzle”: una pietanza con buone premesse ma che pecca nella presentazione, nella posizione del menu o nella qualità, un vero puzzle da risolvere, con un lauto guadagno dietro l’angolo.
Anche il design del menu non è da sottovalutare, poiché fornisce spunti e stimoli agli occhi e al palato del cliente, così che possa assaporare il piatto ancora prima che sia sulla tavola e prima che si ricordi del suo portafoglio!
Per questo, vengono indicati i fatidici “3 minuti” di tempo di lettura del menu: un menu chiaro e conciso, con un massimo di 7 piatti per ogni categoria, garantisce che l’avventore non abbia neanche il tempo di fare i conti in tasca, ma che si lasci trasportare dalla gola, come tutti i ristoratori si augurerebbero.
Se sei arrivato fin qui, CONGRATULAZIONI: hai investito i primi 5 minuti del tuo tempo per far sì che il tuo menu sia il migliore possibile per il tuo ristorante!
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